Aereo targato Ryanair - Aeroclubmarinadimassa.it
Codici contro Ryanair, depositata in Tribunale un’azione inibitoria: il motivo è a dir poco scioccante, i dettagli.
Ogni anno, milioni di viaggiatori utilizzano l’aereo per i propri spostamenti: con questo mezzo, è possibile coprire distanze eccezionali in poche ore.
Uno dei marchi più famosi al mondo è sicuramente Ryanair: fondata in Irlanda nel lontano 1984 da Tony Ryan, ha oggi sede a Dublino e fa parte del gruppo Ryanair Holdings. Grazie ad una strategia di viaggi low cost, la società mette a disposizione dei propri clienti tariffe molto basse, prediligendo un uso intensivo degli aeroporti secondari. “Low Fares, Made Simple”: è questo il motto della compagnia che fa capire fin da subito che vuole rendere il viaggio accessibile a tutti.
Al giorno d’oggi, l’azienda vanta più di 600 Boeing 737, con altri 300 ordinati in questo 2025. Le destinazioni raggiunte da Ryanair sono più di 230 in 40 Paesi europei: previsti scali anche in Marocco e in Medio Oriente. Stando ai dati, nel 2024 è stato registrato un fatturato di 13 miliardi di euro. L’impatto della società nel mondo del turismo è stato notevole perché ha reso l’idea di viaggio disponibile praticamente a tutti: fino a qualche anno fa, un viaggio aereo aveva un costo decisamente fuori budget per tantissime persone. Secondo le ultime indiscrezioni, è iniziata però una battaglia tra Codici e la stessa Ryanair: il motivo è ovviamente sorprendente.
Ancora una notizia sbalorditiva dal mondo dei viaggi aerei: a quanto pare, Ryanair è stata portata al Tribunale di Milano per un motivo alquanto importante.
L’Associazione Codici ha puntato il dito contro le clausole 11.1 e 11.2 introdotte nei nuovi Termini e Condizioni della compagnia aerea. Per l’associazione dei consumatori, queste clausole darebbero al vettore poteri arbitrari e sanzioni ritenute illegittime. A quanto pare, con le nuove disposizioni Ryanair avrebbe il potere di imporre ai passeggeri una multa da 500 euro in caso di comportamenti fastidiosi. La sanzione, poi, verrebbe prelevata direttamente dalla carta di credito del viaggiatore senza alcuna autorizzazione e senza una verifica dei fatti.
“Una sorta di giustizia privata a bordo dei propri aerei”, ha spiegato Giacomelli. “Siamo davanti a clausole manifestamente abusive che violano principi costituzionali, il Codice della Navigazione, il Codice del Consumo e la normativa europea“, ha poi aggiunto. Codici, quindi, ha chiesto ai giudici di dichiarare nulle e illegittime le clausole, ordinando anche la rimozione immediata e vietarne la reintroduzione.
“Ryanair trasporta ogni anno oltre 57 milioni di passeggeri in Italia”, ha aggiunto infine Giacomelli. “Una compagnia con un potere commerciale così vasto non può permettersi di creare un sistema punitivo privato, al di sopra della legge. Non consentiremo che milioni di viaggiatori siano esposti a multe arbitrarie o intimidazioni mascherate da regolamento”. Vedremo adesso cosa accadrà: chi avrà ragione tra le parti? Un medico, in questi giorni, ha perso un volo e ci ha rimesso 500 euro per aiutare un’anziana signora: le politiche della compagnia sembrano fin troppo stringenti..