Un richiamo senza precedenti per quanto riguarda alcune tipologie di aerei e spunta nella lista anche quello che trasporta solitamente il Papa.
Nei giorni scorsi, è stata emanata da Airbus, società francese che fabbrica aerei di linea, una direttiva urgente che riguarda migliaia di aeromobili della sua famiglia A320, ovvero i modelli A318, A319, A320, A321, in tutto il mondo. Stando a quelle che sono le prime indicazioni che arrivano sul numero di velivoli coinvolti dal richiamo, complessivamente sarebbero circa 6.000 gli aerei interessati, vale a dire circa metà della flotta globale del costruttore, primo al mondo per consegne di aerei civili.

La ragione di questo maxi richiamo le cui conseguenze potrebbero essere davvero importanti e senza precedenti è realmente grave: durante l’analisi di un incidente avvenuto lo scorso ottobre su un volo di una compagnia americana, si è scoperto che radiazioni solari intense possono corrompere dati critici all’interno del sistema di controllo di volo. In particolare, verrebbe compromesso il computer di bordo che gestisce superfici come alettoni e stabilizzatori.
Che cosa comporta nella pratica il maxi richiamo di aerei di linea
Questo bug, che è relativamente recente, rappresenta un rischio non trascurabile: in un caso reale, il problema avrebbe causato una perdita improvvisa di altitudine: l’episodio ha provocato panico a bordo e 15 passeggeri sono rimasti feriti. La maggior parte degli aerei potrà essere riattivata dopo un semplice aggiornamento software, che appunto risolverebbe il bug e che gli operatori sono chiamati a installare quanto prima.

Alcuni modelli, un migliaio complessivamente, invece richiederanno la sostituzione hardware del computer di bordo, il cosiddetto ELAC, una operazione molto più complessa e che potrebbe richiedere giorni o settimane. Nel frattempo, gli aerei interessati non possono volare finché l’aggiornamento non è completato e si rischiano così disagi globali, con voli cancellati e caos nei cieli. Già da subito le compagnie aeree che operano con A320 e correlati hanno annunciato cancellazioni o sospensioni temporanee di rotte.
Quali sono i rischi per l’Italia e per l’aereo del Papa
Da Europa a Asia, da Nord America all’America Latina, le ripercussioni sul traffico aereo sono immediate: ritardi, voli cancellati, piani di riorganizzazione, con una certa grande incertezza per i passeggeri. Anche in Italia si teme qualche impatto, soprattutto nelle prossime settimane: l’intervento di manutenzione su larga scala arriva appena prima dell’inizio dell’alta stagione invernale e in migliaia rischierebbero di non partire per le vacanze.

Secondo quanto riportano i nostri media, tra le decine di aerei coinvolti c’è anche l’aereo ufficiale usato per il trasporto papale, che è appunto un modello A320 e dunque non è esente da questo problema. Dunque non solo voli commerciali sarebbero coinvolti dal richiamo, ma come dimostra il caso dell’aereo di Papa Leone XIV, anche quelli di natura istituzionale e diplomatica. Airbus ha autonomamente contattato le autorità e le compagnie aeree, con grande disponibilità.





